Il lavoro, snodandosi su tre capitoli, cerca di indagare come sia possibile concepire il rapporto tra interessi privati e interessi pubblici nell'opera di Adam Smith. L'importanza della Teoria dei Sentimenti Morali va posta in relazione con la più famosa Ricchezza delle Nazioni, mettendo in luce come l'interesse privato non possa essere concepito come antitetico a quello pubblico, ma che esso ne è una parte consistente. Una volta rigettata l'interpretazione dell'uomo smithiano come homo oeconomicus, nei capitoli secondo e terzo si mostra come la morale e l'economia nella civil society non siano due settori estranei, ma siano strettamente connessi. Non si può parlare, dunque, di un interesse privato, di un self-love, senza rimandare all'interesse pubblico, alla sympathy che, per usare le parole di Smith, "Per quanto egoista si possa ritenere l'uomo, sono chiaramente presenti nella sua natura alcuni principi che lo rendono partecipe delle fortune altrui, e che rendono per lui necessaria l'altrui felicità, nonostante da essa egli non ottenga altro che il piacere di contemplarla".