Oggi, come in passato, la necessità per l'Africa di unirsi è una questione scottante alla luce dell'attuale contesto internazionale (costituzione/consolidamento di grandi gruppi, minacce transfrontaliere ecc.) Per tradurre in realtà questo desiderio, che è rimasto a lungo pio, il passaporto africano, lanciato nel 2016, è uno strumento indispensabile. In effetti, questo strumento federativo è in sostanza un vero e proprio catalizzatore del processo di integrazione continentale africana dal basso. Questo non solo attraverso la facilitazione della libera circolazione delle persone in Africa (abolizione totale dell'obbligo del visto per tutti i cittadini africani, promozione di un'identità panafricana), ma anche attraverso la spinta dell'economia del continente (aumento del commercio intra-africano, stimolazione della crescita economica e delle competenze). Tuttavia, alcuni prerequisiti devono essere soddisfatti da tutte le parti interessate - in primo luogo gli Stati africani - in questo affascinante progetto affinché i frutti attesi mantengano la promessa dei fiori.