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Con la convinzione che i media tradizionali ed egemonici contribuiscano alla recrudescenza dei problemi sociali causati dalla globalizzazione, diffondendo e difendendo le idee neoliberiste e il discorso dell'inevitabilità del fenomeno, sono emerse in tutto il mondo varie forme di stampa alternativa, soprattutto nel cyberspazio, ispirate da movimenti antiglobalizzazione come il Forum sociale mondiale. Tra i vari media alternativi sorti sul web, che condividono i valori dei movimenti sociali, alcuni hanno seguito il modello delle agenzie di stampa, almeno nella loro nomenclatura. Questo articolo…mehr

Produktbeschreibung
Con la convinzione che i media tradizionali ed egemonici contribuiscano alla recrudescenza dei problemi sociali causati dalla globalizzazione, diffondendo e difendendo le idee neoliberiste e il discorso dell'inevitabilità del fenomeno, sono emerse in tutto il mondo varie forme di stampa alternativa, soprattutto nel cyberspazio, ispirate da movimenti antiglobalizzazione come il Forum sociale mondiale. Tra i vari media alternativi sorti sul web, che condividono i valori dei movimenti sociali, alcuni hanno seguito il modello delle agenzie di stampa, almeno nella loro nomenclatura. Questo articolo si propone di comprendere il fenomeno di questi media analizzando le caratteristiche di Adital (Agenzia di informazione Frei Tito per l'America Latina), Agência Carta Maior e IPS (Inter Press Service). Queste agenzie funzionano come profeti dei deboli, degli oppressi e degli esclusi del mondo. Profeti, non portatori di un messaggio divino, ma ai quali viene affidata una missione, in questo caso quella di esortare, mettere in guardia e denunciare le ingiustizie sociali e la concentrazione di ricchezza dell'era globalizzata.
Autorenporträt
Laércio Torres de Góes ha conseguito un master in Comunicazione e Cultura Contemporanea (Facoltà di Comunicazione, UFBA), è professore di giornalismo, membro dell'Associazione Brasiliana dei Ricercatori di Giornalismo (SBPJor) e membro del Gruppo di Ricerca sul Giornalismo Online (Gjol). È autore del libro Il mito cristiano nel cinema (Salvador: Edufba, 2010).