Un paese è apprezzato per i diritti e le libertà che garantisce ai suoi cittadini. Uno dei più importanti diritti dei cittadini che uno Stato di diritto deve preservare è la libertà di espressione, da cui deriva logicamente la libertà di stampa.Nella Repubblica Democratica del Congo, il lustro 2011-2016 è stato macchiato da numerosi casi di gravi violazioni della libertà di espressione e di stampa. In effetti, questo periodo che allora era considerato come un periodo di miglioramento di cinque anni e di maturazione democratica è stato purtroppo crudele per le libertà pubbliche. La strategia del controllo totale e la caccia alle streghe al confine con il McCarthyismo contro gli operatori dei media e gli attivisti dei diritti umani è diventata così dilagante che sono diventati i bastoni galleggianti della cronaca.Di fronte a questi fatti spregevoli che sconvolsero il buon funzionamento della democrazia congolese in quel periodo, abbiamo pensato che fosse geniale tornare indietro nella storia e riportare alla luce casi simili nell'antica Roma per stabilire possibili legami tra la latinità e il retroterra socio-politico congolese.