Venticinque opere del grande repertorio (soprattutto francese e tedesco), del XVIII/XIX secolo, da Gluck a Strauss, passando per Donizetti e Gounod, ecc. Trent'anni di collaborazioni (1980-2010) con istituzioni rinomate (Deutsche Grammophon, Salzburger Festspiele, Avant-Scène Opéra, Fondazione Cini, Venezia, ecc.)Si tratta di uno studio drammaturgico, cioè di uno studio di tutti i testi e del contesto che ci permettono di capire meglio un'opera particolare, ma anche l'opera in generale. L'opera come genere, con le sue regole in evoluzione, il contesto sociale, la ricezione da parte del pubblico, ecc. Allora perché ci interessiamo ancora a questo genere, l'opera ultra-artificiale ma ultra-attraente, tanto da essere diventata, ad esempio, un indicatore di sviluppo e globalizzazione? La risposta è nel libro.