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Anche se l'obiettivo iniziale dell'Unione Europea di gettare le basi di una "unione sempre più stretta" dei popoli d'Europa è stato visto come una risposta al nazionalismo, il suo approccio top-down all'integrazione non ha creato un pubblico europeo tanto necessario per sostenere l'esistenza delle sue istituzioni. Nello stato-nazione le istituzioni godono di un potere legittimo perché il legame tra uno stato e il suo popolo si esprime attraverso il nazionalismo e l'identità nazionale. Non è solo questa forte relazione che ostacola la legittimità dell'UE, ma anche l'assenza di un equivalente…mehr

Produktbeschreibung
Anche se l'obiettivo iniziale dell'Unione Europea di gettare le basi di una "unione sempre più stretta" dei popoli d'Europa è stato visto come una risposta al nazionalismo, il suo approccio top-down all'integrazione non ha creato un pubblico europeo tanto necessario per sostenere l'esistenza delle sue istituzioni. Nello stato-nazione le istituzioni godono di un potere legittimo perché il legame tra uno stato e il suo popolo si esprime attraverso il nazionalismo e l'identità nazionale. Non è solo questa forte relazione che ostacola la legittimità dell'UE, ma anche l'assenza di un equivalente dell'UE che possa rivaleggiare con essa. La ricerca di un tale equivalente può arrivare al momento giusto, dato che lo stato nazionale è sotto pressione dall'alto e dal basso a causa della globalizzazione e della migrazione di massa. In teoria l'UE potrebbe usare questo a suo vantaggio fornendo un'alternativa. Questo libro esamina il potenziale di cinque concetti su cui potrebbe basarsi un equivalente UE del nazionalismo o dell'identità nazionale: sovranazionalismo, postnazionalismo, transnazionalismo, multiculturalismo, regionalismo. I concetti sono analizzati nella pratica attraverso un caso di studio sui Paesi Bassi, che mostrerà come il loro significato storico possa influenzare le possibilità dell'UE.
Autorenporträt
Laura Frühmann (1983) heeft een Bachelor in Europese Studies met een hoofdvak Geschiedenis en een bijvak Culturele Antropologie (Universiteit van Amsterdam, Nederland) en een Master in Europese Politieke Sociologie (Dalarna Universiteit, Zweden).