Le Amazzoni, queste donne guerriere il cui mito appartiene all'immaginario collettivo occidentale e che la storia colloca nei pressi del Caucaso, riemergono durante la conquista del Nuovo Mondo in Sud America. Il mito si rivela un'esca per promuovere le esplorazioni fin dalle prime spedizioni del XV secolo. Nel XVI secolo, il mito prese forma nella storia di fray Gaspar de Carvajal e del "sanguinoso incontro" di Orellana durante la discesa del fiume Maragnon. Allo stesso tempo, il mito fu rafforzato, sostenuto, abbellito e consolidato in Europa dalla perseveranza e dallo zelo di cronisti e geografi. Le mappe e le carte classiche appaiono con queste donne al centro di esseri semi-umani e mostruosi. Nel XVIII secolo, l'immagine delle donne guerriere, ribelli che soggiogano e affascinano, con il suo carico di paure e fantasie erotiche, offre la possibilità di esaminare il ruolo assegnato alle donne nella società europea. Così, il mito delle Amazzoni emerge come una trasposizione dell'immaginario europeo, una riflessione sul rapporto tra l'immaginario, l'apprensione di uno spazio sconosciuto e l'interpretazione di questo spazio per meglio appropriarsene.