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Questa ricerca inizia con uno sguardo su alcune speculazioni relative al rapporto tra l'uomo, il processo creativo artistico e gli apparati tecnologici usati in tale processo: un contributo che inizia tracciando storicamente l'intrinseco legame che da sempre ha unito arte e tecnologia. E' col rinascimento che inizia a maturare la consapevolezza delle fondamenta scientifiche delle arti e si arriva a rivalutare il ruolo dell'artista. Nell'antica Roma e nel medioevo le arti tecniche, meccaniche (pittura, scultura...), erano meno importanti delle arti dello spirito, le arti liberali. Il…mehr

Produktbeschreibung
Questa ricerca inizia con uno sguardo su alcune speculazioni relative al rapporto tra l'uomo, il processo creativo artistico e gli apparati tecnologici usati in tale processo: un contributo che inizia tracciando storicamente l'intrinseco legame che da sempre ha unito arte e tecnologia. E' col rinascimento che inizia a maturare la consapevolezza delle fondamenta scientifiche delle arti e si arriva a rivalutare il ruolo dell'artista. Nell'antica Roma e nel medioevo le arti tecniche, meccaniche (pittura, scultura...), erano meno importanti delle arti dello spirito, le arti liberali. Il rinascimento sancisce il graduale distaccarsi da questa suddivisione, annettendo la spiritualità e la bellezza fra le caratteristiche delle arti meccaniche. Il seicento segna una nuova scollatura fra l'artisticità di un prodotto e il fare artistico. L'attenzione si concentra quindi sul concetto di "belle arti" e viene dato poco interesse alle modalità realizzative. L'ottocento riapre un confronto positivo sul rapporto fra arte e tecnica.
Autorenporträt
Nicola Borrelli ha studiato presso l'Università di Bologna alla facoltà di Lettere e Filosofia con un Corso di Laurea in DAMS.