L'industria florovivaistica keniota vuole che il governo protegga e aiuti a promuovere il settore e sia coinvolto in modo proattivo nel mantenimento dei mercati esistenti, oltre a spingere per la diversificazione verso altri mercati. Gli operatori del settore finanziario affermano che l'incertezza del mercato europeo e l'eccessiva dipendenza dalla produzione alimentata dalle piogge hanno innalzato il profilo di rischio dell'industria floricola, rendendola difficile da vendere ai finanziatori, e sono preoccupati dall'instabilità dei rapporti di lavoro, dalla stagionalità della domanda dei suoi prodotti, dai parassiti e dalle malattie tropicali che colpiscono la produzione. Sebbene il settore sia il principale generatore di valuta estera, l'instabilità del mercato dell'UE è un fattore chiave per decidere le future relazioni commerciali con l'industria. Per quanto riguarda il caso etiope, il miglioramento dell'impatto della floricoltura sullo sviluppo dell'Etiopia dipende da due fattori chiave: il numero di posti di lavoro e l'endogenizzazione. L'emergere dell'industria floricola in Etiopia dimostra che lo sviluppo può avvenire in un Paese in via di sviluppo con politiche solide e concentrandosi sulla strategia commerciale, piuttosto che attraverso gli aiuti.