42,99 €
inkl. MwSt.
Versandkostenfrei*
Versandfertig in 6-10 Tagen
  • Broschiertes Buch

Il pisello piccione (Cajanus cajan L. Millspaugh) è una delle principali leguminose delle regioni tropicali e subtropicali. L'India è il centro d'origine e il maggior produttore mondiale di pisello piccione, con circa il 70% della produzione e il 74% della superficie. Svolge un ruolo importante per la sicurezza alimentare, la dieta equilibrata e l'agricoltura di sussistenza, grazie ai suoi diversi utilizzi in campo alimentare, foraggero, combustibile, conservazione del suolo, sistemi agricoli integrati e fissazione simbiotica dell'azoto. Il Fusarium wilt (FW), causato dal patogeno fungino…mehr

Produktbeschreibung
Il pisello piccione (Cajanus cajan L. Millspaugh) è una delle principali leguminose delle regioni tropicali e subtropicali. L'India è il centro d'origine e il maggior produttore mondiale di pisello piccione, con circa il 70% della produzione e il 74% della superficie. Svolge un ruolo importante per la sicurezza alimentare, la dieta equilibrata e l'agricoltura di sussistenza, grazie ai suoi diversi utilizzi in campo alimentare, foraggero, combustibile, conservazione del suolo, sistemi agricoli integrati e fissazione simbiotica dell'azoto. Il Fusarium wilt (FW), causato dal patogeno fungino Fusarium udum, è una delle principali malattie ampiamente diffuse nelle regioni settentrionali e centrali dell'India e causa perdite di resa che vanno dal 30 al 100%. La perdita di resa dovuta a questa malattia dipende anche dallo stadio in cui la pianta appassisce e può arrivare a oltre il 50% e persino al 100% quando l'appassimento si verifica allo stadio pre-baccello. La malattia è trasmessa dal suolo e dai semi, quindi è difficile da gestire con i soli fungicidi. L'uso continuo di fungicidi ha effetti dannosi sull'ambiente e sullo sviluppo di ceppi resistenti del patogeno. Uno dei modi migliori per ridurre le perdite di resa dovute al fungo è quello di coltivare varietà di piselli resistenti.
Autorenporträt
Dr. Yachana arbeitet seit 14 Jahren auf dem Gebiet der Pflanzenbiotechnologie, der Pflanzenpathologie, der Stressphysiologie von Pflanzen und der Interaktion von Pflanzenmikroben, um die Ernteerträge für die wachsende Bevölkerung zu steigern. 22 Forschungsarbeiten und 4 Kapitel hat sie in renommierten internationalen Zeitschriften veröffentlicht.