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Il concetto di prostituzione e l'attrazione per la marginalità catturano l'attenzione dell'osservatore e dell'analista come se fossero una casa con le finestre spalancate, richiamando l'attenzione del passante sul contenuto delle scene che si svolgono al suo interno. La marginalità è rabbiosa. Con ciò, lo studioso può sentirsi attratto da questo "mondo", lasciando il proprio, accademico, a volte ascetico, pastorizzato, incasellato o, secondo Hanna Arendt, "imprigionato in un'alta torre d'avorio". Il filosofo contemporaneo e, perché no, l'antropologo - con un isolamento epistemologico minore…mehr

Produktbeschreibung
Il concetto di prostituzione e l'attrazione per la marginalità catturano l'attenzione dell'osservatore e dell'analista come se fossero una casa con le finestre spalancate, richiamando l'attenzione del passante sul contenuto delle scene che si svolgono al suo interno. La marginalità è rabbiosa. Con ciò, lo studioso può sentirsi attratto da questo "mondo", lasciando il proprio, accademico, a volte ascetico, pastorizzato, incasellato o, secondo Hanna Arendt, "imprigionato in un'alta torre d'avorio". Il filosofo contemporaneo e, perché no, l'antropologo - con un isolamento epistemologico minore rispetto al filosofo - ha bisogno di uscire dal rigido mondo dell'accademia e di aprire gli occhi per vedere la vita. E la vita è ciò che istiga, ciò che attrae, ciò che cattura l'attenzione e ciò che trattiene l'attenzione. La vita è il dibattito, la tensione e l'adrenalina.
Autorenporträt
Philippe Cunha Ferrari est licencié en droit de la PUC-Rio, licencié en histoire de l'UNESA et titulaire d'un diplôme de troisième cycle en histoire de l'UCAM, formé à la structure et au fonctionnement de l'éducation de base par l'Institut Prominas. Il est titulaire d'une maîtrise en sciences sociales de la PUC-Rio et est chercheur grâce à une bourse de la CAPES.