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Nell'arcipelago di Capo Verde si confrontano due mondi distinti. O mundo que o turista criou, il mondo costruito dal turista e per il turista in cui la capoverdianità è quasi scomparsa e la modernità fagocita il poco di tradizionale rimasto. Un mondo in cui l'impatto del turismo sole e mare ha portato al ribaltamento del rapporto hosts e guests, all¿introduzione di nuovi insiders e in cui la popolazione capoverdiana attua strategie di resistenza a quella che alcuni chiamano ¿ neocolonialismö. Dall'altra parte "O mundo em quem Cabo verde resiste", in cui è possibile trovare ancora tracce di una…mehr

Produktbeschreibung
Nell'arcipelago di Capo Verde si confrontano due mondi distinti. O mundo que o turista criou, il mondo costruito dal turista e per il turista in cui la capoverdianità è quasi scomparsa e la modernità fagocita il poco di tradizionale rimasto. Un mondo in cui l'impatto del turismo sole e mare ha portato al ribaltamento del rapporto hosts e guests, all¿introduzione di nuovi insiders e in cui la popolazione capoverdiana attua strategie di resistenza a quella che alcuni chiamano ¿ neocolonialismö. Dall'altra parte "O mundo em quem Cabo verde resiste", in cui è possibile trovare ancora tracce di una cultura che sembra scomparsa, travolta, nelle isole di Sal e Boavista. Sao Nicolau, Sant'Antao e sopratutto Fogo e Brava in cui si conserva e resiste la tradizione, la cultura e la storia dell'arcipelago. Un mondo in cui il turismo non è riuscito ad avere l'impatto devastante avvenuto nelle altre isole per il ruolo differente che hanno svolto gli stessi turisti ma soprattutto la popolazione locale. Tra tradizione e invenzione, occultamento, travisazione, si gioca il confronto tra residenti e ospiti in uno spazio insulare critico che pone nuove sfide allo studioso.
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Autorenporträt
Damiano Gallinaro si laurea in Giurisprudenza nel 1996 e in etnologia nel 2004 presso l'Università La Sapienza di Roma. Nel 2011 si addottora in etnologia con la tesi oggetto dello studio che si pubblica. Ha effettuato lavori di campo a Capo Verde, nei Balcani e in Slovacchia, su problematiche legate al turismo e la violenza.