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Negli ultimi anni le nuove tecnologie digitali e le applicazioni della Virtual Anthropology, per le analisi su reperti scheletrici umani, hanno ridotto notevolmente il margine di errore permettendo di risalire al profilo biologico di un individuo. Il presente lavoro affronta tale tematica attraverso concetti multidisciplinari di antropologia fisica, archeologia e informatica con l'obiettivo di valutare quanto le nuove tecnologie digitali possano arricchire le procedure utilizzate all'interno dei laboratori di ricerca. Sono messe in evidenza questioni basilari come la funzione del dato nel…mehr

Produktbeschreibung
Negli ultimi anni le nuove tecnologie digitali e le applicazioni della Virtual Anthropology, per le analisi su reperti scheletrici umani, hanno ridotto notevolmente il margine di errore permettendo di risalire al profilo biologico di un individuo. Il presente lavoro affronta tale tematica attraverso concetti multidisciplinari di antropologia fisica, archeologia e informatica con l'obiettivo di valutare quanto le nuove tecnologie digitali possano arricchire le procedure utilizzate all'interno dei laboratori di ricerca. Sono messe in evidenza questioni basilari come la funzione del dato nel processo interpretativo e temi più specifici che riguardano le nuove metodologie disponibili per l'elaborazione di un modello digitale. Oggetto di studio è la scansione digitale di due modelli craniali tramite CT (Computed Tomography) e Laser Scanner, mentre le analisi antropologiche sono state eseguite su un cranio umano mesolitico proveniente dalla Grotta della Molara (PA). L'intero lavoro si inserisce nel filone del moderno approccio alla progettazione di modelli virtuali per l'analisi morfometrica dei caratteri cranio-facciali.
Autorenporträt
Giuseppe Castelli:2014 - MSc in Bioarcheologia, Paleopatologia e Antropologia Forense presso l'Università di Bologna.2011 - Laurea Specialistica in Archeologia conseguita a pieni voti presso l'Università degli Studi di Palermo.Dal 2009 collabora con diverse istituzioni, Musei e Soprintendenze nel settore ricerca e divulgazione scientifica.