Il saggio analizza immaginari ed esperienze transculturali in due specifici contesti, Argentina e Cuba, relativamente alle figure del diavolo andino e la Yemayá afrocubana, nei loro diversi volti, genealogie e rappresentazioni attuali in quanto luoghi di memoria e di resistenza. Si affrontano questioni metodologiche relative alla pratica etnografica, considerando le proposte latinoamericane recenti verso un'antropologia decoloniale. Si propone un confronto tra diverse prospettive del meticciato e della transculturazione nelle Americhe, per arrivare alla definizione del todo mezclado hermanado come epistemologia latinoamericana. L'analisi etnografica si sofferma sulle ambivalenze della demonizzazione dell'altro operata nelle Americhe a partire dalla Conquista e le risposte date dalle popolazioni locali del Nord Ovest argentino attraverso la potente figura dei Diavoli incontrati nelle Ande Meridionali. Spostandoci a Cuba, Yemayá, la dea del mare venuta dall'Africa durante la schiavitù, ci parla delle transculturazioni e dei sincretismi avvenuti sull'isola caraibica ed è simbolo dell'africanía cubana tra politiche culturali, rivoluzione socialista e performance.