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In linea con il crescente interesse per lo studio dell'apoptosi nei vasi sanguigni, questo studio è uno dei primi a valutare l'apoptosi nelle vene native utilizzate per le fistole arterovenose (AVF) effettuate per l'emodialisi. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare l'apoptosi nelle vene native precedentemente perforate (gruppo di studio) rispetto alle vene native non perforate (controlli) in pazienti sottoposti a procedura chirurgica per AVF come accesso alla dialisi. I campioni di vena cefalica sono stati ottenuti da 60 pazienti prima del posizionamento della AVF. Metà dei…mehr

Produktbeschreibung
In linea con il crescente interesse per lo studio dell'apoptosi nei vasi sanguigni, questo studio è uno dei primi a valutare l'apoptosi nelle vene native utilizzate per le fistole arterovenose (AVF) effettuate per l'emodialisi. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare l'apoptosi nelle vene native precedentemente perforate (gruppo di studio) rispetto alle vene native non perforate (controlli) in pazienti sottoposti a procedura chirurgica per AVF come accesso alla dialisi. I campioni di vena cefalica sono stati ottenuti da 60 pazienti prima del posizionamento della AVF. Metà dei campioni provenivano da vene precedentemente perforate e metà da vene non perforate. Un segmento lungo 1 cm è stato escisso dalla parte distale della vena cefalica, diviso in due porzioni lungo l'asse longitudinale e preparato per l'analisi immunoistochimica. La valutazione immunoistochimica e la quantificazione dei segnali sono state utilizzate per valutare l'espressione di Bax, p53, caspasi 3 e Bcl-2. L'associazione che abbiamo trovato tra vene precedentemente perforate e apoptosi indica il ruolo che la venipuntura può svolgere nello sviluppo dell'apoptosi. I pazienti con una maggiore apoptosi hanno mostrato un maggiore fallimento della fistola.
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Autorenporträt
Dr. Laura Leci Tahiri wurde 1974 in Prishtina, Kosovo, geboren. Sie arbeitet derzeit als Gefäßchirurgin am UCC des Kosovo und ist Lehrbeauftragte für Chirurgie an der Universität Prishtina. Die Autorin verteidigte ihre Masterarbeit an der medizinischen Fakultät der Universität Prishtina und ihre Doktorarbeit an der medizinischen Fakultät der Universität Zagreb.