La fantascienza araba è in gran parte sconosciuta a livello internazionale, per questo motivo Arabilioso si propone di farvi scoprire nove storie che appartengono a cinque autrici e quattro autori provenienti da Bahrain, Egitto, Iraq, Giordania, Libano, Palestina e Siria. Tra i temi ricorrenti delle storie ci sono gli effetti delle nuove tecnologie sulla società araba, profondamente radicata nella vita comunitaria e lontana dall'individualismo occidentale, come pure l'ansia per le devastazioni prodotte dall'emergenza climatica oppure la nostalgia per un passato che, seppure difficile e travagliato, è ancora in grado di assicurare radici culturali e identità ai personaggi. Le storie incluse in Arabilioso sono quindi cariche di malinconia, di tensioni sociali derivate da conflitti politici, e dalla necessità di prendere le distanze dalle categorie e dai luoghi comuni formulati dall'Occidente. Tutti questi temi si mescolano con la ricca tradizione letteraria dei popoli arabi e con il loro passato di comunità colonizzate per proporre nove scenari futuristici, alternativi alla realtà esistente. Indice Arabilioso: un'introduzione di Cristina Jurado Panumanesimo: speranza e pragmatismo di Sara Saab & Jess Barber (Libano e USA) Lo stendardo di Ur di Hassan Habdulrazzak (Iraq) Il bazaar sotterraneo del Bahrain di Nadia Afifi (Bahrain) Un giorno nella vita di Anmar 20X1 di Adbulla Moaswes (Palestina) Gomma da masticare alla cannella di Maria Dadouch (Siria) Alla Nuova Gerusalemme di Farah Kader (Palestina-USA) Esposizione K di Nadia Afifi (Bahrain) Una jaha nel Metaverso di Fadi Zaghmout (Giordania) Il signore del Mediterraneo di Emad El-Din Aysha (Egitto) Fantascienza araba: la speranza in un futuro e un passato migliori di Emad El-Din Aysha (Egitto)
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