Essendo la libertà un principio e la detenzione un'eccezione, questo paradigma ci ha permesso di sostenere la nostra riflessione sulla natura globale della detenzione nella Repubblica Democratica del Congo e, più specificamente, presso l'ANR di Lubumbashi. Infatti, è con amarezza che constatiamo che i cittadini congolesi e gli stranieri, pur avendo commesso atti antisociali, sono privati dei loro diritti di difesa come previsto dagli articoli 18 e 19 della Costituzione della RDC, modificata dalla legge n. 11/002 del 20 gennaio 2011 che rivede alcuni articoli della Costituzione della Repubblica Democratica del Congo del 18 febbraio 2006, anche se l'indagine preliminare rimane segreta. L'Agenzia nazionale di intelligence non dà ai difensori o ai familiari dei detenuti la possibilità di sapere di cosa sono accusati e risulta che le condizioni di detenzione dei sospetti non soddisfano nessuno dei criteri stabiliti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. Il paragrafo 1 dell'articolo 16 della Costituzione della Repubblica Democratica del Congo, così come rivisto fino ad oggi, afferma che: "La persona umana è sacra...