Si suppone che l'esistenza della religione sia basata sulle proprietà eccezionali del cervello umano, che, in termini di numero di neuroni e delle loro relazioni, è al di là della gamma di tutti i primati. La costante attività dei circuiti nervosi crea in un essere dotato della coscienza della propria esistenza la sensazione che gli sfugga una parte della sua vita, quella che percepisce e memorizza nel sogno. Il bisogno di mantenere il controllo ha portato l'uomo a cercare una "razionalità" nell'esistenza di forze soprannaturali. Anche la creazione artistica risponde in parallelo a questo tentativo di padronanza. La scoperta che certe sostanze sono in grado di indurre stati di sogno a volontà ha giocato un ruolo importante nello sviluppo di rituali che portano questa sensazione a livello di gruppo. L'aumento della complessità delle relazioni interpersonali nelle prime società ha portato all'associazione di rituali e potere, fino alla comparsa delle religioni istituzionali nelle società "storiche". Siamo lontani dall'aver superato una fase che mette costantemente in pericolo l'umanità.