AUDIOVISIVO: Tra pedagogia e immagine fotografica
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L'immagine fissa e l'immagine in movimento si sono incontrate, un tempo, intorno agli anni Trenta, nel desiderio di catturare la realtà. Si sono poi ritrovate a loro volta dietro questo obiettivo, influenzate da una certa cultura scientifica. Fotografi e cineasti hanno introdotto teorie, inventato regole in cui i lessici formali hanno dovuto sostituire i pionieri. Il campo audiovisivo, volendo riprodurre il movimento del mondo, ha creduto per un attimo di riprodurre il movimento della vita, e mentre i fotografi moltiplicavano il numero di scatti, i cineasti giravano in continuazione. Agli alb...
L'immagine fissa e l'immagine in movimento si sono incontrate, un tempo, intorno agli anni Trenta, nel desiderio di catturare la realtà. Si sono poi ritrovate a loro volta dietro questo obiettivo, influenzate da una certa cultura scientifica. Fotografi e cineasti hanno introdotto teorie, inventato regole in cui i lessici formali hanno dovuto sostituire i pionieri. Il campo audiovisivo, volendo riprodurre il movimento del mondo, ha creduto per un attimo di riprodurre il movimento della vita, e mentre i fotografi moltiplicavano il numero di scatti, i cineasti giravano in continuazione. Agli albori dell'incontro tra fotografia e cinema documentario era in atto una corsa alla cattura della realtà. La rivoluzione digitale e lo sviluppo di nuovi mezzi di diffusione dissipano i confini tra i diversi media. La fotografia sembra sentirsi stretta nella sua cornice fissa ed è sempre più perseguitata dall'immagine in movimento e dal suono. L'obiettivo è capire quali influenze la fotografia tragga dai temi plastici e didattici di altre culture (immagine in movimento e suono).
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