In questo libro, l'autore si immerge in un'analisi meticolosa dei reati di violenza sessuale nella RDC, dai loro elementi costitutivi alle debolezze giuridiche di alcune disposizioni. Egli parte dalle origini di questi reati nel diritto penale internazionale, dai tribunali di Norimberga a quello della Sierra Leone, senza tralasciare quello del Ruanda, per poi calarsi nella loro imperfetta applicabilità nel diritto positivo congolese. Durante questo percorso, l'autore non dimentica di dimostrare, laddove possibile, l'anacronismo di queste leggi rispetto alle culture congolesi, nella misura in cui in alcune parti della Repubblica l'applicazione di queste leggi viola i principi culturali e consuetudinari. I fatti sociali hanno cessato di precedere la legge? Si interroga sul "copia e incolla" non adattato alla realtà congolese. Come soluzione a questo anacronismo, l'autore propone la necessità di tropicalizzare la legge sulla violenza sessuale, che la avvicinerebbe agli usi e costumi della RDC. Questo consentirebbe alle forze dell'ordine di sentirsi in grado di reprimere gli atti che