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La barbabietola da zucchero, Beta vulgaris, è una delle colture economiche più importanti in Egitto. Per questo motivo, gli agricoltori sono incoraggiati ad aumentare la produzione di barbabietole da zucchero per incrementare il fabbisogno della produzione locale di zucchero. Le piante di barbabietola da zucchero sono soggette all'infestazione di diversi insetti. Alcuni di questi insetti sono parassiti chiave che si presentano regolarmente e causano gravi danni alle piante ospiti, con conseguente riduzione della resa del raccolto, sia in termini di quantità che di qualità. Lo zucchero è un…mehr

Produktbeschreibung
La barbabietola da zucchero, Beta vulgaris, è una delle colture economiche più importanti in Egitto. Per questo motivo, gli agricoltori sono incoraggiati ad aumentare la produzione di barbabietole da zucchero per incrementare il fabbisogno della produzione locale di zucchero. Le piante di barbabietola da zucchero sono soggette all'infestazione di diversi insetti. Alcuni di questi insetti sono parassiti chiave che si presentano regolarmente e causano gravi danni alle piante ospiti, con conseguente riduzione della resa del raccolto, sia in termini di quantità che di qualità. Lo zucchero è un prodotto strategico per molti Paesi del mondo, poiché viene subito dopo il grano. Ha un'importanza strategica per molti Paesi in Europa, Africa (Abdel-Raheem, 2000, 2005).Nord e Sud America e Australia, mentre nei Paesi asiatici occupa la seconda posizione dopo il riso. La produzione di zucchero cristallizzato nel mondo dipende da due colture principali, principalmente la canna da zucchero, Saccharum officinarum L., e la barbabietola da zucchero, Beta vulgaris L., dove le percentuali di zucchero ottenute dalla canna e dalla barbabietola raggiungono rispettivamente circa il 60 e il 40% della produzione mondiale totale di zucchero cristallizzato (Mohamed Abdel-Raheem.2017, 2019).
Autorenporträt
Mohamed Abdel-Raheem Ali Abdel-Raheem, Pests & Plant Protection Department, Agricultural and Biological Research Institute, National Research Centre, Le Caire, Égypte, et Dr. Lamiaa Fingan Nashi Al-Maliki, Department of Molecular and Medical biotechnology, College of Biotechnology, Al-Nahrain University, Bagdad, Iraq.