Partendo dal significato originario ci "chirurgo" e "chirurgia", che dalle origini al XVIII secolo valgono rispettivamente "manovale/artigiano" e, quindi, "artigianato", gli autori guidano il lettore in una passeggiata storico-critica che, partendo dall'antico Egitto, dalle civiltà Mesopotamiche, Persiana, Greca e Romana, attraversa il Medio Evo ed il Rinascimento che, con Gaspare Tagliacozzi, vede la nascita di una vera e propria "Chirurgia estetica". La cosiddetta "Rivoluzione scientifica Galileiana" fonda la "Scienza moderna" che coinvolge anche la Medicina in generale e la Chirurgia in particolare, mentre, nel XVIII e XIX secolo le scoperte di Lazzaro Spallanzani sulle "rigenerazioni animali" e del suo discepolo Giuseppe Baronio sui "trapianti animali" demoliscono definitivamente il tradizionale "galenismo" - che ancora imperava nel pur grande Tagliacozzi - ed aprono definitivamente la strada prima agli arditissimi interventi di trapianti chirurgici ideati e realizzati da Serge Voronoff e miranti ad ottenere un "ringiovanimento", quasi recupero del "Mito di faust", poi alla "Chirurgia plastica ed estetica" dei nostri giorni.