C. infortunatum e B. sensitivum: due piante potenti contro il diabete - Kalita, Pallab
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Da secoli le persone utilizzano i farmaci vegetali per la loro sicurezza, efficacia, accettabilità culturale e minori effetti collaterali. Le piante e i prodotti vegetali sono stati utilizzati con successo variabile per curare e prevenire le malattie nel corso della storia. L'OMS ha recentemente definito la medicina tradizionale (comprese le droghe vegetali) come l'insieme delle pratiche terapeutiche che sono esistite, spesso per centinaia di anni, prima dello sviluppo e della diffusione della medicina moderna e che sono ancora in uso oggi. La medicina tradizionale è la sintesi dell'esperienza…mehr

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Produktbeschreibung
Da secoli le persone utilizzano i farmaci vegetali per la loro sicurezza, efficacia, accettabilità culturale e minori effetti collaterali. Le piante e i prodotti vegetali sono stati utilizzati con successo variabile per curare e prevenire le malattie nel corso della storia. L'OMS ha recentemente definito la medicina tradizionale (comprese le droghe vegetali) come l'insieme delle pratiche terapeutiche che sono esistite, spesso per centinaia di anni, prima dello sviluppo e della diffusione della medicina moderna e che sono ancora in uso oggi. La medicina tradizionale è la sintesi dell'esperienza terapeutica di generazioni di medici praticanti del sistema indigeno di medicina.Senza dubbio esistono molti farmaci antidiabetici consolidati sul mercato, la maggior parte dei quali ha molte risposte tossiche ed effetti collaterali. Quindi, C. infortunatum e B. sensitivum possono essere utilizzati come coadiuvanti di agenti terapeutici consolidati, ma sono necessari ulteriori studi.
Autorenporträt
Pallab Kalita lavora come professore aggiunto presso il Dipartimento di Farmacia dell'Assam Down Town University e ha più di 4 anni di esperienza nell'insegnamento e nella ricerca. Si dedica con entusiasmo alla ricerca scientifica sui sistemi medicinali tradizionali e popolari. È autore/coautore di oltre 30 pubblicazioni scientifiche.