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Dopo la fine della guerra fredda, gli studiosi hanno sottolineato l'urgente necessità di capire, spiegare, anticipare e rispondere meglio ai cambiamenti di politica estera. Il bipolarismo è stato sostituito da un equilibrio multipolare di potere, e i piccoli Stati hanno iniziato a godere di molta più libertà di decidere di cambiare la loro politica estera. Questo lavoro divide, per la prima volta, la politica estera rumena dell'ultimo mezzo secolo in periodi di continuità e di cambiamento. Dimostra che la politica estera rumena dalla fine degli anni '40 ha seguito un modello che si è spostato…mehr

Produktbeschreibung
Dopo la fine della guerra fredda, gli studiosi hanno sottolineato l'urgente necessità di capire, spiegare, anticipare e rispondere meglio ai cambiamenti di politica estera. Il bipolarismo è stato sostituito da un equilibrio multipolare di potere, e i piccoli Stati hanno iniziato a godere di molta più libertà di decidere di cambiare la loro politica estera. Questo lavoro divide, per la prima volta, la politica estera rumena dell'ultimo mezzo secolo in periodi di continuità e di cambiamento. Dimostra che la politica estera rumena dalla fine degli anni '40 ha seguito un modello che si è spostato dalla dipendenza dall'URSS alla diversificazione, passando poi attraverso l'isolamento, passando infine alla dipendenza dall'Occidente (l'UE e la NATO). Gli studi esistenti sul cambiamento della politica estera sono stati per lo più preoccupati dalle politiche estere degli Stati democratici occidentali. Al contrario, questo lavoro aggiunge valore concentrandosi su uno specifico Stato dell'Europa orientale, un'area di piccoli Stati piuttosto che di Stati dominanti o egemoni, che si è avvicinata al centro del dibattito accademico nel contesto dei cicli di allargamento dell'UE.
Autorenporträt
Na haar doctoraat over de Roemeense verandering van buitenlands beleid aan de universiteit van Limerick, Ierland, begon Alina-Alexandra Georgescu te werken in het Europees Parlement in Brussel, eerst met een politieke groepering, daarna met leden van het Europees Parlement in de Commissie buitenlandse zaken en nu in het DG Extern beleid van de EU.