L'opera Capital and Unemployment in the Twenty-First Century si propone di analizzare a fondo l'anatomia della tecnologia nella contemporaneità, dimostrando come l'economia del tempo di lavoro sia un vettore fondamentale di tutte le trasformazioni tecnologiche. La preoccupazione essenziale dello sviluppo tecnologico non è quella di ridurre il peso del lavoro, ma di garantire il mantenimento del tasso di profitto per i capitalisti in un contesto di profonda crisi di accumulazione e di espansione del sistema del capitale. La comprensione dell'anatomia ontologica della disoccupazione all'interno del sistema del capitale nell'opera di Tatiana Lyra Lima Félix implica la considerazione della categoria della totalità come momento predominante rispetto alle altre categorie. A questo proposito, è importante ricordare che la teoria marxiana concepisce le categorie come forme mobili e guidate della realtà, come forme dell'essere e determinazioni dell'esistenza. Ciò implica considerare che le categorie non sono entità eterne e immutabili, tanto meno emanano da un soggetto trascendentale o dalla volontà sovrana di un'individualità scissa o separata dall'oggettività del mondo.