Il cancro dell'endometrio è il quarto tumore più comune nelle donne dopo il cancro al seno, al colon e ai polmoni. Sebbene i fattori prognostici per i tumori dell'endometrio siano ben stabiliti, l'identificazione di nuovi biomarcatori potrebbe migliorare la comprensione delle vie molecolari della malattia e aprire l'orizzonte a nuovi fattori terapeutici. Lo stato mutazionale della proteina TP53 è uno dei più importanti fattori molecolari che predicono la prognosi nel carcinoma endometriale. Nello stesso contesto abbiamo effettuato un'analisi dell'espressione immunoistochimica di p53 nei carcinomi endometriali di grado 2 e studiato la sua associazione con diverse caratteristiche anatomo-cliniche. Nel nostro studio, il 17% dei pazienti ha sovraespresso p53 (profilo mutato). La sovraespressione di p53 era correlata allo stadio FIGO avanzato (p= 0,027). La sopravvivenza libera da recidiva è stata significativamente migliore per il gruppo p53 wild-type rispetto al gruppo p53 mutato (p:0,02). I nostri risultati suggeriscono che p53 può essere un marker prognostico negativo per i carcinomi endometrioidi di grado 2.