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La relazione tra il settore imprenditoriale e quello artistico rappresenta ormai una realtà sempre più comune, non solo nel più ampio contesto internazionale, ma anche nel nostro Paese, dove la cultura si impone in molte occasioni come un valido asset da impiegare nella strategia d'impresa, come uno strumento di crescita e un valore da comunicare. Partendo da una breve evoluzione dei rapporti tra arte e imprese, si è cercato di scandagliare nel profondo le varie motivazioni che spingono una realtà imprenditoriale a legarsi all'universo creativo, delineando le possibili ricadute…mehr

Produktbeschreibung
La relazione tra il settore imprenditoriale e quello artistico rappresenta ormai una realtà sempre più comune, non solo nel più ampio contesto internazionale, ma anche nel nostro Paese, dove la cultura si impone in molte occasioni come un valido asset da impiegare nella strategia d'impresa, come uno strumento di crescita e un valore da comunicare. Partendo da una breve evoluzione dei rapporti tra arte e imprese, si è cercato di scandagliare nel profondo le varie motivazioni che spingono una realtà imprenditoriale a legarsi all'universo creativo, delineando le possibili ricadute dell'investimento in cultura sulle singole aree strategiche di un'impresa e provando a "quantificare" il grado di coinvolgimento aziendale nel settore culturale. In un secondo momento, il campo di analisi si restringe ad un settore specifico di imprese, quelle appartenenti al mondo del fashion system, isolando alcuni casi di aziende di moda italiane che hanno legato il proprio marchio alla sfera dell'arte e tracciando un focus sull'azienda e sulla Fondazione Furla, da tempo impegnata nel supporto alla creatività giovanile.
Autorenporträt
Raffaella Ferraro si è laureata in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali presso l'Università Ca' Foscari di Venezia e ha frequentato un corso di specializzazione in "Innovatori Culturali". Ha collaborato come cultural project manager e gallery assistant in Italia e all'estero. Attualmente lavora come art advisor.