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Questo studio esamina la causalità tra l'apertura commerciale intra-africana e l'indice di sviluppo delle infrastrutture di trasporto, l'indice di sviluppo industriale, lo sviluppo delle TIC, l'indice di regolamentazione delle imprese e della concorrenza e il tasso di dazi doganali. Il test di causalità panel di Granger (1969) e Dumitrescu e Hurlin (2012) è stato applicato ai dati di 36 Paesi africani nel periodo 2010-2019. I risultati rivelano l'esistenza di una relazione causale tra (accesso a Internet, accesso alla telefonia mobile, tasso di dazi doganali, sviluppo delle infrastrutture di…mehr

Produktbeschreibung
Questo studio esamina la causalità tra l'apertura commerciale intra-africana e l'indice di sviluppo delle infrastrutture di trasporto, l'indice di sviluppo industriale, lo sviluppo delle TIC, l'indice di regolamentazione delle imprese e della concorrenza e il tasso di dazi doganali. Il test di causalità panel di Granger (1969) e Dumitrescu e Hurlin (2012) è stato applicato ai dati di 36 Paesi africani nel periodo 2010-2019. I risultati rivelano l'esistenza di una relazione causale tra (accesso a Internet, accesso alla telefonia mobile, tasso di dazi doganali, sviluppo delle infrastrutture di trasporto, regolamentazione delle imprese e della concorrenza) e l'apertura del commercio intra-africano. Esiste una causalità bidirezionale tra l'apertura del commercio intra-africano e il settore dello sviluppo industriale e una causalità bidirezionale tra lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto e lo sviluppo industriale. Si raccomanda ai Paesi africani di sviluppare le infrastrutture di trasporto e il settore industriale. I Paesi africani dovrebbero inoltre rafforzare lo sviluppo delle comunicazioni e intensificare le esenzioni dai dazi doganali sulle importazioni di attrezzature acquisite nel contesto dello sviluppo industriale e della costruzione di infrastrutture di trasporto.
Autorenporträt
LAWIN L. Moïse ist Ingenieur-Statistiker-Ökonom, diplômé de l'ENSEA d'Abidjan. Er arbeitet seit 2020 im Wirtschaftsministerium und erwarb 2023 das Zertifikat als Mitglied der Internationalen Gesellschaft für Entwicklung und Nachhaltigkeit (ISDS, Japan). Seine Forschungen befassen sich hauptsächlich mit Fragen der nachhaltigen Entwicklung.