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Il Canada è spesso visto come quell'enorme territorio senza problemi a nord degli Stati Uniti, dove la vita è tranquilla, la gente non ha grandi preoccupazioni, fa molto freddo e dove le colpe e le contraddizioni americane non hanno alcun impatto. Ma è anche spesso vista come una nazione senza identità; una sorta di appendice di successo degli Stati Uniti, ma priva di valori propri e, in definitiva, senza nulla di interessante da dire o mostrare al resto del mondo. Una regione ricca e vuota, poco significativa. Questo è lo stereotipo e il cinema canadese ne soffre. È sempre stato visto come…mehr

Produktbeschreibung
Il Canada è spesso visto come quell'enorme territorio senza problemi a nord degli Stati Uniti, dove la vita è tranquilla, la gente non ha grandi preoccupazioni, fa molto freddo e dove le colpe e le contraddizioni americane non hanno alcun impatto. Ma è anche spesso vista come una nazione senza identità; una sorta di appendice di successo degli Stati Uniti, ma priva di valori propri e, in definitiva, senza nulla di interessante da dire o mostrare al resto del mondo. Una regione ricca e vuota, poco significativa. Questo è lo stereotipo e il cinema canadese ne soffre. È sempre stato visto come una continuazione poco interessante del cinema nordamericano; un ramo di Hollywood situato più a nord e, nella sua traiettoria più standardizzata, il cinema canadese corrisponde a questo profilo. In Canadian Cinema: 1963-2015, Ricardo Luiz de Souza studia il cinema prodotto in questo Paese, superando questo stereotipo e analizzando alcuni dei film più importanti di registi classici come David Cronenberg e Claude Jutra, e nuovi come Xavier Dolan.
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Autorenporträt
Master in Sociologia presso la UFMG, dottorato in Storia presso la UFMG e post-dottorato in Storia presso la UNESP. Professore presso FAMINAS e UNIFEMM. Autore di 51 libri e 53 articoli accademici.