Il cinema cecoslovacco ha vissuto un periodo d'oro negli anni Sessanta, sia in termini qualitativi che di riconoscimenti internazionali, quando ha vinto due Oscar consecutivi per il miglior film straniero e ha fatto il giro dei festival con un botto e un'ammirazione che ha incluso premi e clamore a Cannes. Questa fase è iniziata nei primi anni Sessanta e ha avuto una fine precisa: il giorno in cui i carri armati del Patto di Varsavia hanno invaso il Paese, ponendo fine alla Primavera di Praga. Da questo momento in poi, alcuni registi sono rimasti nel Paese, girando in condizioni molto più difficili, mentre altri, come è consuetudine dopo un colpo di stato autoritario, sono andati in esilio, soprattutto a Hollywood, dove solo Milos Forman è riuscito a portare avanti una carriera notevole. Ricardo Luiz de Souza lavora sul cinema cecoslovacco, ponendo l'accento sugli anni Sessanta, cioè sul suo periodo d'oro, ma presta attenzione anche ai film prodotti successivamente e che talvolta sono riusciti a eguagliare i grandi film prodotti all'epoca.