Questo lavoro si propone di analizzare la memoria dell'occupazione del villaggio Irmã Dulce a Teresina-PI, negli anni '90, evidenziando i molteplici modi in cui la città si manifesta attraverso i suoi agenti sociali e la relazione che è nata con la necessità di una gestione che viene a caratterizzare lo spazio urbano. Analizzeremo anche le dinamiche della città come luogo di produzione sociale e anche come luogo di grandi disuguaglianze socio-spaziali, generando la frammentazione dello spazio urbano e la segregazione spaziale, attraverso le diverse strutture sociali esistenti nei centri urbani. In questo contesto, la città di Teresina negli anni '90 si distingue come una tappa di trasformazioni e contrasti che hanno dato origine a innovazioni nel corpo urbano della città, oltre a portare nel suo contesto una grande complessità riguardo al modo in cui gli uomini occupano il loro spazio nella città contemporanea. In questo contesto, la lotta dei poveri urbani (LIMA, A. J. 2003), alla fine degli anni '90 a Teresina, ha dato origine a una nuova configurazione dell'organizzazione dello spazio urbano. Il processo di occupazione di Vila Irmã Dulce porta l'immagine di soggetti poveri che lottano per il diritto di conquistare uno spazio di terra all'interno della sfera urbana.