L'essere umano è uscito dalla giungla, portando con sé i piatti preferiti di certi animali. Dall'alto del suo piedistallo, dove il signore umano pensava di aver preso dimora, è stato superato da vegetariani e carnivori, così come da tutti gli esseri viventi visibili e invisibili che, tutti portatori del linguaggio dell'universale, sono venuti a sloggiarlo dal suo palazzo: questa "presa della Bastiglia" porta a una repubblica del confusionismo dove il secondo universo dell'uomo è scomparso. Questo libro è un'avventura nel cuore del vivente (umano, animale e vegetale in particolare), in un umile tentativo di afferrarlo in profondità, per rendere conto delle sue azioni, della fatalità che ne consegue per l'uomo, e della speranza ultima che quest'ultimo ha di rivisitare l'asse del suo viaggio terrestre, dove creazionismo ed evoluzionismo si accendono naturalmente.