Clara Josephine Wieck fu una pianista eccelsa ed una compositrice. Durante le sue esibizioni nelle sale da concerto più eleganti e nei palazzi reali più sfarzosi, elargì in dono al pubblico la musica più soave e leggiadra che le dita di una donna avessero mai suonato. La critica meno indulgente acclamò Clara con ardore e compiacimento, quella più benevola la riverì con adulazione. In ogni caso mai la sua perfezione tecnica, la gentilezza del suo tocco e la profondità della sua interpretazione furono messe in discussione. La sua carriera pianistica fu violentemente turbata dall'indole narcisista e possessiva di Robert, dalle sue perpetue indisposizioni e dalle continue e numerose gestazioni. Quando divenne Madame Schumann nel 1840, Clara passò dal giogo del pater familias a quello maritale. Dapprima indorato dalla acerba lussuria del coniugio, quel vincolo si rivelò poi fonte di copiosa frustrazione. Fu per Clara l'alba di un'esistenza crepuscolare cui avrebbe posto fine soltanto la precoce vedovanza.