La Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, fondata nel 1563 da Emanuele Filiberto di Savoia, conserva tra le sue collezioni oltre 300 manoscritti greci, dal IX al XVI secolo. Prima dell'incendio del 1904, che distrusse parte delle sue raccolte librarie, ne contava 405. Il fondo si è costituito tra la seconda metà del XVI e l'inizio del XVII secolo, e per tre quarti è costituito dai libri greci di Gavriil Seviros (m. 1616), teologo e capo spirituale della Confraternita dei Greci di Venezia. I manoscritti greci furono catalogati nel 1749 dall'abate Giuseppe Pasini; nel 1896 Carlo Oreste Zuretti descrisse i manoscritti non compresi in Pasini. Questa moderna catalogazione sarà articolata in 5 volumi. Il primo comprende 23 codici (segnature B.I.1-23), di grande formato, poco danneggiati dall'incendio. Le descrizioni, improntate ai più moderni esempi catalografici, saranno analitiche e riguarderanno stato di conservazione, contenuto, fascicolazione, mise en page, supporto scrittorio, scrittura, ornamentazione, foliazione, legatura, storia e bibliografia.
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