In questo studio si osserva il fenomeno generale dell'esperienza religiosa alla luce della Rivelazione cristiana, ossia della comprensione di Dio e dell'uomo che la teologia ricava dalla conoscenza di fede. In particolare, in dialogo con gli scritti di Romano Guardini (1885-1968) e Bernard Lonergan (1904-1984), la ricerca intende mettere a fuoco la dimensione 'teologale', ovvero quella qualità dell'esperienza religiosa che ha come riferimento l'unico e vero Dio, e che in sé denota una reale presenza di Dio e della sua grazia. Questo volume presenta uno status quaestionis sull'impiego della categoria di esperienza nella teologia fondamentale negli ultimi due secoli. Dopo un inquadramento storico-filosofico, vengono discussi i nodi tematici evidenziati dalle più importanti sintesi teologiche pubblicate dopo il Concilio Vaticano II. Vengono poi approfondite le due principali direzioni del dibattito teologico contemporaneo dando voce ad alcuni dei loro protagonisti: Gerald O'Collins, Hans Waldenfels, Alois Halder, Max Seckler, Paul Tillich, Gerhard Ebeling, Edward Schillebeeckx, David Tracy, Alister McGrath. Infine, partendo dagli studi di Carlo Greco, si presenta un modello teologico "olistico" di analisi dell'esperienza religiosa. Nelle Conclusioni si offrono i lineamenti di una "teologia dell'esperienza religiosa". Vi si illustra una visione teologica di sintesi sul soggetto, sull'oggetto dell'esperienza e sulla relazione religiosa stessa, e si indicano alcuni degli elementi essenziali di quel contatto, rivelativo e salvifico, con Dio che definiscono la struttura fondamentale dell'esperienza religiosa autentica.
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