Il presente studio è un'analisi dei problemi relativi alla gestione delle aree protette in Costa d'Avorio. Si concentra sul Parco Nazionale di Azagny, che è passato da 30.000 ettari all'indipendenza a 19.400 ettari oggi. Per capire la relazione tra questo ritiro della foresta, le attività umane e la conservazione della biodiversità, questo studio è stato avviato nel Parco Nazionale di Azagny e nei villaggi circostanti. Il suo obiettivo principale è quello di valutare il livello di relazione tra le popolazioni locali e il Parco Nazionale di Azagny. A tal fine, lo studio utilizza sia un approccio qualitativo che quantitativo per caratterizzare i tipi di uso del suolo. Questo approccio utilizza due strumenti, tra cui un questionario e una guida all'intervista. Lo studio rivela che il settore settentrionale del Parco Nazionale di Azagny è sotto la maggiore pressione umana. È sotto l'influenza delle attività umane e della densità di popolazione della zona. Questo porta a rischi di vulnerabilità della diversità vegetale e animale in quest'area protetta.