La nozione di epilessia insulare è rimasta a lungo speculativa. A causa dei vincoli anatomici, essendo l'insula profondamente sepolta sotto gli opercoli e coperta dalla rete arteriovenosa silviana, questa struttura è rimasta inaccessibile alle esplorazioni elettrofisiologiche con elettrodi intracranici e, a differenza dei lobi temporale, frontale, parietale e occipitale, il ruolo del lobo dell'insula nell'epilessia parziale è rimasto poco conosciuto fino ad oggi.La nozione di epilessia insulare, rimasta un po' anonima dopo il lavoro di Penfield, ha ricevuto un rinnovato interesse negli ultimi dieci anni dopo che diversi casi clinici di rilievo sono stati riportati in letteratura, e lo sviluppo del neuroimaging funzionale ha permesso una migliore comprensione del ruolo fisiologico dell'insula umana. Tuttavia, nessuno studio sistematico di epilessia insulare è stato condotto e la semiologia clinica delle crisi insulari rimane sconosciuta.