Questa ricerca esplora l'impatto del protettorato francese (1912-1956) sull'architettura e sulla gestione del patrimonio a Marrakech, in Marocco. Analizza i cambiamenti adottati non solo nei modelli architettonici e nelle modalità di gestione del patrimonio, ma anche il modo in cui lo spazio e il patrimonio sono percepiti e pensati dai loro diversi utenti. Piuttosto che basarsi sulle tradizionali dualità binarie colonialismo vs. post-colonialismo e colonizzatore vs. colonizzato, solitamente utilizzate per descrivere l'esperienza storica marocchina e le sue conseguenze contemporanee, questo lavoro cerca invece di aprire nuove linee di indagine da prospettive storiche, sociali e spaziali, e di introdurre voci solitamente non ascoltate a livello formale e ufficiale. L'obiettivo è comprendere i cambiamenti apportati dai francesi nella gestione dello spazio e del patrimonio e, soprattutto, capire la medina di Marrakech contemporanea "dall'interno", con tutte le sue sfumature e complessità. L'argomentazione è che il contesto coloniale della medina di Marrakech non era costituito da due società completamente separate, colonizzatore e colonizzato, ma piuttosto è diventato un unico campo sociale e culturale in cui tutte le persone erano collegate, contribuendo in un modo o nell'altro.