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L'HIV/AIDS è una delle principali cause di morte in tutto il mondo. La consulenza e il test volontari (VCT) sono riconosciuti come una strategia efficace per prevenire e gestire l'HIV/AIDS. Tuttavia, la maggior parte delle persone non conosce il proprio stato di sieropositività. Questo studio si concentra sulle conoscenze, gli atteggiamenti e le pratiche della popolazione della zona sanitaria di Kadutu riguardo al VCT. L'obiettivo generale era quello di migliorare l'adozione dei servizi VCT per l'HIV/AIDS da parte della popolazione. Sono state formulate tre ipotesi: 1) la popolazione ha una…mehr

Produktbeschreibung
L'HIV/AIDS è una delle principali cause di morte in tutto il mondo. La consulenza e il test volontari (VCT) sono riconosciuti come una strategia efficace per prevenire e gestire l'HIV/AIDS. Tuttavia, la maggior parte delle persone non conosce il proprio stato di sieropositività. Questo studio si concentra sulle conoscenze, gli atteggiamenti e le pratiche della popolazione della zona sanitaria di Kadutu riguardo al VCT. L'obiettivo generale era quello di migliorare l'adozione dei servizi VCT per l'HIV/AIDS da parte della popolazione. Sono state formulate tre ipotesi: 1) la popolazione ha una scarsa conoscenza della VCT, 2) ha atteggiamenti negativi verso la VCT, 3) l'uso dei servizi VCT è scarso. È stata condotta un'indagine trasversale su 400 famiglie. I risultati hanno mostrato che il 92% degli intervistati era a conoscenza della VCT e dei suoi benefici, confutando la prima ipotesi. Tuttavia, sono stati individuati atteggiamenti negativi: il 96,5% degli intervistati rifiuta le persone che vivono con l'HIV e il 68,7% associa il test all'infedeltà o all'irresponsabilità, confermando la seconda ipotesi. Inoltre, solo il 7,5% degli intervistati aveva già effettuato il test, a sostegno della terza ipotesi.
Autorenporträt
Josué Mupenda è uno specialista in monitoraggio e valutazione, responsabilità e apprendimento con 12 anni di esperienza nel settore umanitario. Il mio ruolo principale è quello di garantire che i programmi e gli interventi umanitari siano monitorati in modo efficace e valutati in modo approfondito.