Il 12 Dicembre 1979 la NATO stabilì di installare 572 missili di media gittata -Pershing II e Cruise- in cinque dei paesi dell'Alleanza. Tra questi l'Italia, che scelse come sito militare, atto ad ospitare le testate nucleari, l'aeroporto "Vincenzo Magliocco" di Comiso. La notizia ufficiale, per bocca dell'allora Ministro degli Interni Lelio Lagorio, fu annunciata l'8 Agosto 1981. Immediata la risposta della popolazione siciliana che si schierò contro la militarizzazione massiccia, vista come punto di partenza di una possibile guerra atomica. Attraverso una mobilitazione capillare, i confini regionali furono oltrepassati: la forza centripeta del movimento per la pace siciliano chiamò a sé militanti da tutte le parti d'Italia e del globo. Comiso divenne, all'inizio degli anni Ottanta, il centro simbolo della lotta per il disarmo, una delle "capitali per la pace".