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"Ogni persona che lavora ha diritto a una remunerazione giusta e favorevole che assicuri a se stesso e alla sua famiglia un'esistenza degna della dignità umana. Articolo 23 della Dichiarazione universale dei diritti umani, 1948. Questa citazione è l'idea centrale di questa tesi, che cerca di scoprire in che misura il commercio equo e solidale può costituire un'alternativa al commercio tradizionale, che è molto guidato dal desiderio di massimizzare il profitto a scapito del valore sociale. Prendendo il caso del "caffè equo e solidale", abbiamo potuto osservare, nonostante la giovinezza…mehr

Produktbeschreibung
"Ogni persona che lavora ha diritto a una remunerazione giusta e favorevole che assicuri a se stesso e alla sua famiglia un'esistenza degna della dignità umana. Articolo 23 della Dichiarazione universale dei diritti umani, 1948. Questa citazione è l'idea centrale di questa tesi, che cerca di scoprire in che misura il commercio equo e solidale può costituire un'alternativa al commercio tradizionale, che è molto guidato dal desiderio di massimizzare il profitto a scapito del valore sociale. Prendendo il caso del "caffè equo e solidale", abbiamo potuto osservare, nonostante la giovinezza dell'esperienza, che questo tipo di commercio riesce a preservare una vita dignitosa per i piccoli produttori del Sud.
Autorenporträt
Salim Ben Hadj Youssef, nato a Parigi nel 1980, ha ottenuto il suo master in commercio internazionale presso l'Ecole Supérieure de Commerce de Tunis nel 2006.