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Dalla lettura del libro emerge chiaramente che la Russia e la Cina sono le principali economie nella catena di input ad alta intensità di CO2eq, distinguendosi per aver richiesto rispettivamente 3,2 e 2,9 e fornito 4,9 e 3,9 volte in più rispetto alla media. Inoltre, i cinque Paesi più sviluppati hanno indici di collegamento più bassi rispetto ai cinque Paesi meno sviluppati, a indicare che Paesi come Russia, Messico, Brasile, Turchia, Cina e Indonesia richiedono e forniscono input con un contenuto di CO2eq incorporato più elevato rispetto ai Paesi più sviluppati. Lo studio ha evidenziato…mehr

Produktbeschreibung
Dalla lettura del libro emerge chiaramente che la Russia e la Cina sono le principali economie nella catena di input ad alta intensità di CO2eq, distinguendosi per aver richiesto rispettivamente 3,2 e 2,9 e fornito 4,9 e 3,9 volte in più rispetto alla media. Inoltre, i cinque Paesi più sviluppati hanno indici di collegamento più bassi rispetto ai cinque Paesi meno sviluppati, a indicare che Paesi come Russia, Messico, Brasile, Turchia, Cina e Indonesia richiedono e forniscono input con un contenuto di CO2eq incorporato più elevato rispetto ai Paesi più sviluppati. Lo studio ha evidenziato l'importanza del flusso interregionale dei Paesi per combattere le emissioni di CO2eq incorporate nel commercio internazionale, con la Russia e la Cina che spiccano non solo perché sono tra i principali emettitori, ma anche perché sono le economie con le strutture produttive più interconnesse e ad alta intensità di emissioni atmosferiche, oltre ad avere la più alta quantità di emissioni per unità monetaria e ad essere i principali esportatori netti di CO2eq. Pertanto, le conferenze internazionali dovrebbero prestare maggiore attenzione a questi due Paesi, che non fanno parte del gruppo di riduzione obbligatoria dei gas serra stabilito dall'Accordo di Parigi.
Autorenporträt
Wirtschaftswissenschaftler der UEL (1981), Master-Abschluss in ländlicher Wirtschaft der UFRGS (1990). Doktoratsstudium am Institute of Education / Universität London (2001 bis 2004) und Promotion in Education: History, Politics, Society - PUC/SP. Derzeit ist er außerordentlicher Professor im Fachbereich Wirtschaft und im Masterprogramm für Regionalökonomie an der UEL.