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La ricostruzione del fatto nel processo, ossia "quella sola e vera ricerca del tempo perduto che fa l'esperienza pratica" (Capograssi), è senza dubbio influenzata dal comportamento delle parti. Ciascuno dei litiganti, mosso dal proprio interesse personale, può infatti essere incentivato a mentire in giudizio, ad omettere informazioni o prove decisive, a rifiutarsi di collaborare ai fini della ricerca della verità, sfruttando in particolare le asimmetrie informative di cui soffre l'avversario. Al fine di contrastare tali condotte, l'ordinamento processuale può quindi porre a carico delle parti…mehr

Produktbeschreibung
La ricostruzione del fatto nel processo, ossia "quella sola e vera ricerca del tempo perduto che fa l'esperienza pratica" (Capograssi), è senza dubbio influenzata dal comportamento delle parti. Ciascuno dei litiganti, mosso dal proprio interesse personale, può infatti essere incentivato a mentire in giudizio, ad omettere informazioni o prove decisive, a rifiutarsi di collaborare ai fini della ricerca della verità, sfruttando in particolare le asimmetrie informative di cui soffre l'avversario. Al fine di contrastare tali condotte, l'ordinamento processuale può quindi porre a carico delle parti un obbligo di verità, che nel presente volume viene analizzato nelle sue componenti generali (divieto di menzogna, obbligo di completezza, obbligo di chiarificazione), nei suoi aspetti accessori, nonchè sotto il profilo delle sanzioni e dei rimedi applicabili in caso di violazioni.