Attraverso la ricostruzione dell'attività dell'Opera nazionale assistenza all'Italia redenta (Onair), dell'Opera nazionale maternità e infanzia (Onmi) e dei Fasci femminili, questo libro, frutto di una lunga ricerca, pone al centro i ruoli assunti dalle donne nelle attività educative e assistenziali durante il fascismo in Alto Adige.All'interno di questi enti e organizzazioni, donne italiane, per lo più giunte sul territorio altoatesino dopo la sua annessione all'Italia, furono chiamate a partecipare al progetto di italianizzazione della popolazione locale di lingua tedesca negli asili infantili e in altre strutture educative rivolte alle giovani generazioni e alle future madri. Molte di loro furono inoltre coinvolte nella promozione dell'ideologia fascista sulla donna, collaborando professionalmente o a titolo volontario alle attività assistenziali del regime.Dai risultati dello studio emerge che, accanto alle donne che reagirono contro le attività volute dal governo totalitario, altre donne ebbero l'opportunità di formarsi e svolgere un'attività lavorativa, seppure in un quadro che ne definiva e limitava strettamente ruoli e ambiti professionali.
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