Contestare i risultati elettorali nell'Africa subsahariana
L'esperienza congolese dal 2011 al 2018
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Questo testo si concentra sulle elezioni presidenziali nell'Africa subsahariana. Oltre alle teorie generali e a un focus particolare sulla RDC, abbiamo discusso i seguenti Stati: Kenya, Uganda, Ruanda e Zimbabwe per il Commonwealth; Burundi, Congo-Brazza e Gabon per l'Organizzazione Internazionale della Francofonia (OIF); Angola e Mozambico per la Comunità dei Paesi di lingua portoghese (CPLP). Abbiamo scoperto che i leader in carica tendono sempre a rimanere al potere rivedendo la costituzione (60%); la contestazione dei risultati delle elezioni presidenziali è spesso seguita da violenze po...
Questo testo si concentra sulle elezioni presidenziali nell'Africa subsahariana. Oltre alle teorie generali e a un focus particolare sulla RDC, abbiamo discusso i seguenti Stati: Kenya, Uganda, Ruanda e Zimbabwe per il Commonwealth; Burundi, Congo-Brazza e Gabon per l'Organizzazione Internazionale della Francofonia (OIF); Angola e Mozambico per la Comunità dei Paesi di lingua portoghese (CPLP). Abbiamo scoperto che i leader in carica tendono sempre a rimanere al potere rivedendo la costituzione (60%); la contestazione dei risultati delle elezioni presidenziali è spesso seguita da violenze popolari (80%). Alcuni capi di Stato si comportano già come dittatori al 50% e non vogliono lasciare il potere. Infine, tutto questo è la conseguenza di una mancanza di cultura democratica.
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