In mezzo alla solitudine oceanica, in una notte limpida, alzo gli occhi verso le stelle e sento l'attrazione verso l'alto del centro della Via Lattea, e nasce in me la consapevolezza che tutto esiste perché esiste l'essenza del mio Essere. So che se fermassi il pensiero dell'universo nel mio Essere, l'intera Creazione verrebbe riassorbita nel mio non-essere e da lì potrei riportarla al senso del tempo e dell'esistenza, nello stesso istante in cui la riporto a me.... Se immergo il mio corpo e la mia mente nel fragore del mio silenzio, l'universo scompare per me, per riempire il mio vuoto con me, anche se il mio corpo rimane; ora, se fermo il pensiero dell'universo nel mio vuoto, esso scompare completamente, anche se la sua singolarità inattiva rimane differenziata in me. Da lì, posso vomitare l'universo e riportarlo all'esistenza sotto la mia volontà. Qui, l'essenza del mio Essere trova il livello ultimo della differenziazione della non-esistenza; tacitato il pensiero di tutti i pensieri: io sono ciò che sono....