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"Eboli - dicono i lucani tra cui Levi fu mandato al confino dal fascismo - e l'ultimo paese di cristiani. Cristiano è uguale a uomo. Nei paesi successivi, i nostri, non si vive da cristiani, ma da animali". Dice Italo Calvino in uno dei due testi che introducono questo volume: "La peculiarità di Carlo Levi sta in questo: che egli è il testimone della presenza di un altro tempo all'interno del nostro tempo, è l'ambasciatore d'un altro mondo all'interno del nostro mondo. Possiamo definire questo mondo il mondo che vive fuori della nostra storia di fronte al mondo che vive nella storia.…mehr

Produktbeschreibung
"Eboli - dicono i lucani tra cui Levi fu mandato al confino dal fascismo - e l'ultimo paese di cristiani. Cristiano è uguale a uomo. Nei paesi successivi, i nostri, non si vive da cristiani, ma da animali". Dice Italo Calvino in uno dei due testi che introducono questo volume: "La peculiarità di Carlo Levi sta in questo: che egli è il testimone della presenza di un altro tempo all'interno del nostro tempo, è l'ambasciatore d'un altro mondo all'interno del nostro mondo. Possiamo definire questo mondo il mondo che vive fuori della nostra storia di fronte al mondo che vive nella storia. Naturalmente questa è una definizione esterna, è, diciamo, la situazione di partenza dell'opera di Carlo Levi: il protagonista di "Cristo si è fermato a Eboli" è un uomo impegnato nella storia che viene a trovarsi nel cuore di un Sud stregonesco, magico, e vede che quelle che erano per lui le ragioni in gioco qui non valgono più, sono in gioco altre ragioni, altre opposizioni nello stesso tempo più complesse e più elementari".
Autorenporträt
Carlo Levi wurde 1902 in Turin als Sohn einer jüdischen Kaufmannsfamilie geboren. Er studierte Medizin und schloß sich schon früh der linksintellektuellen, antifaschistischen Arbeiterbewegung an. Später sollte er zu einer der führenden Persönlichkeiten des italienischen Widerstandes werden. Noch während des Studiums wendet er sich der Malerei zu und arbeitet bis zum Verbot seiner Bilder in Italien erfolgreich als Maler. Mitte der zwanziger Jahre geht er in den Untergrund, wird 1935 verhaftet und in die Verbannung nach Süditalien geschickt. Nach der Befreiung Italiens leitet er in Rom die linksliberale Tageszeitung Italia Libera. Er lebte bis zu seinem Tod 1975 als Maler und Feuilletonist.