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Discriminazione, distruzione e morte sono i ricordi dell'antropocentrismo. Una volta che l'umanità si è concessa la superiorità e il dominio sulla natura e sugli altri esseri, ha gradualmente aperto la strada agli esseri umani per praticare liberamente abusi sugli animali e abusare della natura a proprio vantaggio. Man mano che ilpensiero gerarchico si è naturalizzato nella società umana, ha colpito anche diversi gruppi di persone, come le persone di colore o i disabili: sono stati considerati più vicini agli animali e quindi meritevoli di essere maltrattati. Donna Haraway ha introdotto la sua…mehr

Produktbeschreibung
Discriminazione, distruzione e morte sono i ricordi dell'antropocentrismo. Una volta che l'umanità si è concessa la superiorità e il dominio sulla natura e sugli altri esseri, ha gradualmente aperto la strada agli esseri umani per praticare liberamente abusi sugli animali e abusare della natura a proprio vantaggio. Man mano che ilpensiero gerarchico si è naturalizzato nella società umana, ha colpito anche diversi gruppi di persone, come le persone di colore o i disabili: sono stati considerati più vicini agli animali e quindi meritevoli di essere maltrattati. Donna Haraway ha introdotto la sua nozione di "cyborg" in "A Cyborg Manifesto" (1985) per pubblicizzare una weltanschauung decostruttiva contro il pensiero gerarchico. Secondo la definizione, la figura del cyborg è un corpo ibrido post-umano che non viene toccato dalle dicotomie polari ed è in grado di "diventare" animale o macchina. È interessante notare che, da quando le persone autistiche che, a causa della loro presunta "disabilità" intellettuale, sono state a lungo esiliate dalla cosiddetta società normale, hanno iniziato a scrivere autobiografie, la loro immagine di sé proiettata come figura cyborg ha attirato un'ampia attenzione: corpi che condividono strette affinità con animali, robot, natura e ambiente.
Autorenporträt
Alireza Neyestani, M.A. graduado pela Universidade Mazandaran, Babolsar, Irão. Tem dedicado anos a estudar filosofia ética, escrevendo a favor do pós-estruturalismo, da desconstrução e do pós-humano.