Questo saggio analizza il concetto di genealogia della punizione che Friedrich Nietzsche elabora nella Genealogia della morale, con l'obiettivo di mostrare che ci sono riflessi di interesse giuridico nella filosofia di Nietzsche che possono avere un ruolo rilevante nella discussione contemporanea sul diritto penale. L'esposizione si svolge in due capitoli che trattano rispettivamente: Il concetto di genealogia e La genealogia della pena. La lunga storia della punizione mostra la radicale fluidità del suo significato, che rende impossibile l'elaborazione di qualsiasi concetto definitivo. Tuttavia, la genealogia riesce a recuperare un senso oscurato della pena: è un affetto attivo, un piacere, un godimento, una festa. In generale, Nietzsche interpreta il processo di umanizzazione della pena come un perfezionamento della crudeltà, in cui l'aspetto crudele della pena non viene gradualmente abolito, ma potenziato, trovandosi oggi, in modo latente, anche nella più civile delle pene.
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