Dalla riforma alla rivoluzione: la strada per gli anni Sessanta e la nuova sinistra americana - Robert, Frédéric
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Ondate di protesta, siano esse politiche, culturali o una combinazione delle due, non sorgono dal nulla. La protesta si verifica quando un numero crescente di individui è motivato da una serie di cause comuni, un obiettivo comune e quando il confronto con una situazione politica, socioeconomica e culturale che considerano sta bloccando la loro realizzazione personale e il benessere diventa inevitabile. A quel punto, la protesta sociale nasce da un complesso insieme di atteggiamenti e azioni il cui scopo principale è incoraggiare i manifestanti a sollevarsi contro l'ordine stabilito e tutto ciò…mehr

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Produktbeschreibung
Ondate di protesta, siano esse politiche, culturali o una combinazione delle due, non sorgono dal nulla. La protesta si verifica quando un numero crescente di individui è motivato da una serie di cause comuni, un obiettivo comune e quando il confronto con una situazione politica, socioeconomica e culturale che considerano sta bloccando la loro realizzazione personale e il benessere diventa inevitabile. A quel punto, la protesta sociale nasce da un complesso insieme di atteggiamenti e azioni il cui scopo principale è incoraggiare i manifestanti a sollevarsi contro l'ordine stabilito e tutto ciò che rappresenta attraverso azioni dirette non violente, almeno all'inizio della loro lotta contro il sistema. Se queste azioni si rivelano infruttuose o se portano a risultati contrastanti, la protesta sociale può diventare più violenta, se non rivoluzionaria. Questo è esattamente ciò che sono gli anni Sessanta, il decennio più turbolento del XX secolo negli Stati Uniti, con la Nuova Sinistra come punta di diamante della trasformazione sociale.
Autorenporträt
Frédéric Robert es Profesor Asociado de Estudios Americanos: Historia Contemporánea, Civilización, Política y Cultura. Ha escrito una docena de libros. El último es sobre Los republicanos, desde Dwight D. Eisenhower hasta George W. Bush (1952-2008), que se publicará en 2015. También ha escrito numerosos artículos sobre protesta, política y contracultura.